SOGNI E DESIDERI
Senza sogni non si vive, ma non tutti i sogni si avverano. Certamente rinunciare a un sogno non è facile ma restano comunque aperte altre strade da percorrere, altri sogni da perseguire. Il desiderio di un figlio in ogni donna è insito nella stessa natura femminile ma ad alcune è precluso. Dare un senso a tutte le negazioni che la vita molte volte infligge richiede non poco coraggio. Io sono consapevole che il sogno di un figlio resterà irrealizzato, ma posso riversare la mia carica di amore materno sui bambini che incontro e soprattutto sui miei nipotini. Per chi, come me, vive una disabilità, la rinuncia ai propri sogni è pratica quotidiana, ma sicuramente da questo nasce tenacia e determinazione, che mi hanno permesso di realizzare alcuni miei desideri. Non mi spavento a dover faticare se potrò raggiungere altri obiettivi. Studiare mi piace molto, sono arrivata a laurearmi, spero di avere un lavoro e saper gestire la mia vita in autonomia. Capire dove andare non è facile al momento, sono appena all’inizio di questo percorso e sono ancora evanescenti le molte mete possibili. Il sogno implica saper determinare contorni precisi, avere consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti, tenere i piedi a terra ma gli occhi in avanti, se si vuole che diventi realtà. Certo la strada da percorrere nasconde sorprese che possono essere anche spiacevoli. Quando ho dovuto fermarmi davanti a grossi ostacoli, con chi mi vuole bene ho trovato come aggirarli. Una grande risorsa è contare su persone che credono alle possibilità che uno ha, e io ho avuto questa fortuna. Sentire di non essere soli ad affrontare le prove difficili, essere incoraggiati dalla fiducia degli altri trasmette una grande forza. Se da tanti ho ricevuto frustranti opposizioni, ho anche incontrato molte persone che mi hanno fatto sentire valorizzata. Sono comunque convinta della ricchezza che ogni persona, nella diversità di ciascuno, porta in sé.
Se la mia esperienza può fare capire che anche persone con trisomia 21 possono vivere una vita felice e raggiungere dei soddisfacenti obiettivi, possiamo sperare che la disabilità sia pensata come una risorsa. Trasmettere questo pensiero per me è importante, troppe volte si rinuncia davanti a una diagnosi prenatale. Troppe potenzialità vanno sprecate per paura. Disabilità o no, a ogni persona va riconosciuto il diritto a vivere con piena dignità.
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