La camera dei segreti

La camera dei segreti“Non è necessario pensare a ciò che la poesia di Maria Chiara sarà; basta pensare, per ora, a ciò che essa è. Ciò che colpisce in questi testi non è l’energia della promessa, ma la puntualità e la precisione del compimento. Quando ho conosciuto per la prima volta quello che Maria Chiara scrive, in poesia o in prosa, nella sfera della visione e trasfigurazione o in quella dell’impietosa e autoanalitica riflessione, mi sono accorto che siamo di fronte a qualcosa di eccezionale e di terribile. Sta nascendo (anzi, è già nato ed è in piena crescita) un vero e proprio spirito creativo e solipsistico nello stesso tempo, un talento superiore reso ancor più acuto dalla solitudine di questa meravigliosa adolescente. Non è possibile leggere e rimanere indifferenti, o pensare ad altro. Si è colpiti e turbati dalla personalità imprevedibile e forte fuor di misura, com’è questa che ci viene incontro; dalla qualità mai convenzionale del suo modo di essere, dalla superiorità intellettuale e morale con cui l’autrice domina sé stessa. Sulla pagina, il terreno di combattimento e spazio assoluto che ella esige come noi l’aria che respiriamo, Maria Chiara armonizza con la maestria di un classico della nostra epoca le proprie qualità umane, che da sole giustificherebbero l’atto di renderle onore, insieme con il suo talento, che è un dono a lei giunto in volo da qualche parte del cosmo”.

dalla Introduzione di Quirino Principe

 

La camera dei segreti

Dentro l’anima racchiusi,
i segreti
più belli
sono cirri che distratti
sorvolano il turbine
dei pensieri,
freschi,
ridenti,
increspati di
felice brezza
di emozioni.
Stanno tra realtà
e desiderio, inclusi
in uno spazio mio,
di cui io sola
ho la chiave,
segreta
nascosta
stanza
in cui non entra nessuno.
Trovo felici
momenti di erranti
sensazioni
nelle strettoie
celate sotto
spirali di
gracili
pensieri,
assoluti
sprazzi
incastonati
in delicate trame
di serico tessuto.
E ancora sto, assorta,
e resto dentro questa
stanza, sorridendo ai miei segreti.