Riflessioni

Musica e magia

Ciao. La parola più facile. Quella che il maestro Ezio Bosso cominciando il suo intervento al Festival di Sanremo ha detto al pubblico. La mano che si agita nel saluto ma che rimane ferma e controllata nella magia della musica. Non possiamo guardare senza commuoverci davanti alla forza di questo grande artista con molto talento impreziosito dalla sua vitalità sorprendente che non si arrende alla malattia. Un’estrema stimolante testimonianza, sensibilmente raffinata senza autocommiserazione, ricca di sottile ironia. Trappola per teneri cuori, tessuta per sentirsi più buoni, la sensibilità di un momento ammantata di sterile compassione incide ben poco su una seria accettazione rispettosa della disabilità. La serenità che si coglieva nello sguardo, la felicità che emendava le dolorose esperienze del maestro ci raccontano di come si può dare peso alla bellezza della vita sempre, con tutte le esperienze di ogni colore che ci occorrono. Il profondo rispetto che per lui il pubblico ha manifestato lo si deve a ogni persona in una situazione di sofferenza. Il suo esempio sarà un contributo per un nuovo mondo dove nessuno sia espropriato del diritto di partecipare alla vita

Grazie Maestro

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