Cantico della sera. Il tramonto e i suoi colori
In una giornata sempre affannosa e dispersiva, non si riesce a soffermarsi sulla scoperta della ricchezza di vita dentro e fuori di noi. Immersi in un confuso mare di cose da fare, molte destinate a rimanere incompiute creando disagio e un soffuso senso di colpa, portiamo avanti il nostro vivere superficialmente attutiti nel nostro sentire. Restiamo indifferenti alle persone che ci passano accanto, al massimo prestiamo distratto orecchio a quanto ci raccontano per dimenticarcene subito dopo. La destrutturazione del nostro travolgente ammasso di pensieri non ci consente di accorgerci della scena, diversa ad ogni minuto, che il teatro della natura ci offre. Dalla mattina alla sera, conduciamo le nostre giornate senza vedere lo spettacolo davanti a noi dato che il nostro modo frenetico di vivere diventa una sorta di sipario chiuso dietro al quale si rappresenta una deliziosa opera che non riusciamo a gustare. In un trionfo di colori il giorno si avvia alla fine lasciandosi alle spalle il suo carico di doveri.
La scena si rivela finalmente alla nostra mente ormai libera e sale dall’animo un felice stupore per la bellezza del tramonto. Dal profondo del nostro essere sgorga un cantico sempre nuovo carico di gratitudine.
Dal giornale “Dadi esagonali” N. 3 – Dicembre 2013
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