Senza categoria

Il Ciclope di Paolo Rumiz

Il Ciclope di Paolo Rumiz

Sicuramente il sogno di molti è quello di salutare la propria realtà e andare a vivere su uno scoglio dominato da un faro. In una dimensione astratta, che mette a nudo la propria verità di persona restare due settimane soli senza contatto umano se non quello dei due faristi, può essere anche piacevole, accogliendo il dono del tempo vuoto come un’opportunità di ritrovare il proprio tesoro interiore. Nella vita normale abbiamo bisogno di qualche parentesi, ma appunto di parentesi. Anche a chi sa che meditare sulla propria capacità di ascoltare se stessi può essere necessario, deve essere chiaro che bisogna saper leggersi dentro in ogni situazione.

Nel libro, la natura presente accanto ai personaggi acquisisce aspetti ambivalenti, come un’entità superiore e distante, che si manifesta con una potenza ineluttabile, diventando protagonista di una storia senza tempo.

L’isolamento favorisce un atteggiamento meditativo, di cui sovente sento il bisogno. L’atmosfera effusa dalla natura crea in me sensazioni di scoperta dell’infinito, scava dentro di me un abisso di emozioni. L’anima si riempie e canta.

You Might Also Like

Leave a Reply